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Osseointegrated implants in patients with auricular defects: a case series study

Correzione di difetti del padiglione auricolare mediante epitesi fissate con impianti osteointegrati: casistica personale

E. Mevio1, L. Facca2, M. Mullace1, M. Sbrocca1, E. Gorini1, L. Artesi1, N. Mevio1

1 Department of Otorhinolaryngology, Fornaroli Hospital, Magenta, Italy; 2 F&S prosthesis workshop, Ariccia, Roma, Italy

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Riassunto

Several surgical solutions have been proposed for reconstruction of the auricle in patients whose ear is missing as a result of a traumatic accident, cancer resection, or a congenital condition. These include insertion of an autogenous rib cartilage framework or a porous polymeric material into an expanded postauricular pocket. Reconstruction with rib cartilage has given good results, but requires more than one surgical step and adverse events can occur at both the donor and acceptor site, while cases of prosthesis rejection have been described following application of polymeric prostheses with the expanded postauricular pocket technique. The use of a titanium dowel-retained silicone prosthetic pinna, fixed to temporal bone, has recently been proposed. This surgical technique is particularly indicated after resection of the pinna in cancer patients and in cases of traumatic auricular injury. Bone-anchored titanium implants provided the 15 patients in this study with a safe, reliable, adhesive-free method of anchoring auricular prostheses. The prostheses allowed recovery of normal appearance and all patients were completely satisfied with their reconstructions. No surgical complications, implant failures, or prosthetic failures were encountered.

Riassunto

Negli anni sono state proposte differenti tecniche chirurgiche per pazienti che presentavano alterazioni del padiglione auricolare in seguito a traumatismi accidentali con amputazione parziale o totale, resezioni per patologia neoplastica e malformazioni congenite. Tali soluzioni tecniche prevedevano l’inserimento di cartilagine costale autologa modellata o di materiali polimerici porosi posizionati in una tasca di espansione retroauricolare. La tecnica ricostruttiva mediante cartilagine costale ha dato buoni risultati, ma richiede più tempi chirurgici e possono inoltre verificarsi effetti collaterali sia a livello del sito di prelievo della cartilagine (sito donatore) sia a livello del sito ricevente. Mentre l’impiego di protesi costituite da materiali polimerici presenta un’alta percentuale di casi di rigetto a livello della tasca retroauricolare. Recentemente è stato proposto l’uso di una protesi del padiglione auricolare in silicone ancorata mediante pilastri in titanio, fissati all’osso temporale. Questa tecnica chirurgica è indicata in particolare dopo la resezione del padiglione auricolare nei casi di lesione traumatica auricolare o in pazienti oncologici. Sono stati trattati con impianti in titanio osteointegrati 15 pazienti. La metodica si è rivelata affidabile e sicura. La applicazione della protesi risulta più gradevole e più stabile perché grazie al sistema di impianti osteointegrati non è necessario l’utilizzo di adesivi di ancoraggio. Le protesi hanno consentito un ottimo risultato estetico e tutti i pazienti si sono dichiarati completamente soddisfatti. Non si sono verificate complicazioni chirurgiche né nella fase di preparazione né di applicazione delle protesi.